Il valore della semplicit volontaria

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Gregg, Richard B.


I fondatori delle pi grandi religioni hanno difeso i principi e il valore della semplicit: Buddha, Lao Tzu, Mos, Maometto. I santi e i grandi saggi ne hanno fatto il perno del loro pensiero: san Francesco, Gandhi, John Woolman, i profeti della tradizione ebraica, i sufi musulmani. Eppure, nella nostra epoca di barocca moltiplicazione, di proliferazione incontrollata dei bisogni materiali, il valore della semplicit qualcosa che fatichiamo a concepire nella sua realizzazione concreta, considerato pi come una rottura, come un'evasione dalla realt. Questo breve saggio del filosofo Richard Bartlett Gregg forse l'espressione pi rappresentativa e strutturata dell'Occidente moderno sulla necessit di un ritorno all'essenziale: Non stiamo prendendo in considerazione l'ascetismo nel senso di una soppressione degli istinti. Quel che intendiamo per semplicit volontaria non cos austero e rigido. La semplicit una materia relativa, dipende dal clima, dalle abitudini, dalla cultura, dal carattere dell'individuo. Dalla sua pubblicazione nel 1936, questo pamphlet ha rappresentato un solido riferimento per generazioni di filosofi e asceti, oltre che per molti attivisti. Martin Luther King dichiar apertamente che Il valore della semplicit volontaria influenz la sua idea di lotta politica. Il movimento Simple Living ne ha fatto il proprio manifesto, e ancora oggi, a dispetto dei tempi, la sua forza intrinseca resta pi che mai intatta.

Il valore della semplicit volontaria

di Gregg, Richard B. - 2012-11-07

Edizioni Castelvecchi

ISBN 9788876158018