L'inconscio sullo schermo. Il cinema secondo Jung. La rappresentazione del s nel cinema
Moscariello, Angelo
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Il cinema un'arte fatta di immagini simboliche fusione di mythos e logos, immagini organizzate in racconto secondo quei processi di condensazione e di spostamento che sono gli stessi che si attivano nella fase onirica. Definito con la nota espressione sogno a occhi aperti, il cinema ha, dunque, molto in comune con l'attivit onirica soprattutto perch il suo linguaggio identico a quello del sogno dal momento che nel racconto impiega lo stesso trattamento del tempo e dello spazio che si attiva nel sogno. Il cinema ci fa scoprire aspetti di noi stessi che ignoravamo, ci fa confrontare con la nostra ombra e reintegra il nostro io nell'altro e nel mondo. Una volta riconosciuta questa verit, allora oggi il rapporto tra il cinema e la psicoanalisi va riferito non pi soltanto all'analisi delle nevrosi da compiere con l'occhio rivolto al pensiero razionale di Freud, come stato fatto perlopi finora. Considerato che il cinema sta recuperando quella dimensione fantasmatica che possedeva all'origine, occorre estendere la relazione anche all'analisi della pi ampia rappresentazione sullo schermo del nostro s, analisi da condurre alla luce degli aspetti visionari della psiche messi in evidenza da Jung, aspetti che sono molto pi congeniali alle visioni animistiche e mitiche del linguaggio cinematografico.
L'inconscio sullo schermo. Il cinema secondo Jung. La rappresentazione del s nel cinemadi Moscariello, Angelo - 2017-05-25
Edizioni Moretti & Vitali
ISBN 9788871866796

