La natura delibera-La natura e l'arte. Testo greco e latino a fronte

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Bessarione, Basilio


Lo scontro fra Giorgio da Trebisonda e Bessarione visse il suo primo atto con la polemica sul De natura et arte, all'incirca databile agli anni tra il 1455 e il 1458. In discussione era l'interpretazione di un passaggio chiave tratto dal secondo libro della Fisica aristotelica, che implicava concetti decisivi come la provvidenza divina e che era gi stato dibattuto da due prospettive diverse dal maestro di Bessarione Giorgio Gemisto Pletone, nel suo De Differentiis, e poi da Teodoro Gaza in un breve scritto oggi perduto. Ma oltre a un problema esegetico, si affacciava nello scontro tra Giorgio e Bessarione anche il confronto generale con la tradizione filosofica precedente, padri della Chiesa e maestri della Scolastica compresi. E altrettanto evidente appare la differenza tra le motivazioni e le strategie dei contendenti: la violenta invettiva di Giorgio era mirata a sostenere la sua talora fideistica sovrapposizione di aristotelismo e cristianesimo attraverso la diffamazione del platonismo; per difendere Platone dagli attacchi, Bessarione invece era stato spinto ad assumere in modo ponderato una posizione concordista che in precedenza non pareva aver considerato. Cos facendo, il cardinale rinunciava alle pi estreme istanze antiaristoteliche della polemica suscitata in origine dal suo maestro, ma questo non gli impediva di affermare la superiore religiosit e compiutezza del platonismo. Prefazione di John Monfasanti e Introduzione di Eva del Soldato.

La natura delibera-La natura e l'arte. Testo greco e latino a fronte

di Bessarione, Basilio - 2014-06-11

Edizioni Bompiani

ISBN 9788845275852