Le commedie: La ragazza di AndroQuello che castiga se stessoL'eunucoFormioneLa suoceraI fratelli. Testo latino a fronte

Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi pi nulla in Terenzio della comicit irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanit, convinto che la naturale bont dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobilt nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo stato definito un teatro della humanitas. Ma proprio questa comicit complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attir l'ostilit delle platee pi popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.

di Terenzio, P. Afro - 2006-02-09

Edizioni Garzanti

ISBN 9788811376712