Medea. Testo greco a fronte
Euripide
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Una sequenza di Pier Paolo Pasolini fornisce un'interpretazione folgorante del dramma di Euripide: Maria Callas/Medea, maestosa creatura proveniente da un mondo altro, scende dalla nave Argo e si ritrova al centro della Piazza dei Miracoli di Pisa. La barbara, la donna che balbetta e non conosce le armonie della lingua greca, guarda disorientata lo sfondo teatrale nel quale il compagno Giasone l'ha portata. l'inizio della fine, l'origine del suo malanno. In anticipo di almeno trent'anni sulla globalizzazione, Pasolini denuncia che la difficolt dell'integrazione nasce dall'impossibilit di ritrovare se stessi in un mondo cos diverso, anche nelle sue linee esterne. La radice dell'abominevole crimine di Medea - la trasformazione da maga e protettrice benevola a strega e disgregatrice della famiglia - originerebbe dall'alienazione a cui si sottoposta, allettata da Giasone e dall'insidioso splendore della civilt. Introduzione e note di Giorgio Sandrolini.
Medea. Testo greco a frontedi Euripide - 2018-08-27
Edizioni Foschi (Santarcangelo)
ISBN 9788833200217
