Il cinema muto. Un linguaggio universale

Ha ancora senso occuparsi di cinema muto nell'era degli effetti speciali e del dolby surround? La risposta senz'altro affermativa, e non soltanto dal punto di vista della ricerca storica. Sono infatti diversi i film apparsi in anni recenti che si caratterizzano per una esasperata ricerca del silenzio - II profumo della papaya verde, Juha, Last Days -, inoltre autori del calibro di Abbas Kiarostami, Wong Kar-wai, Hou Hsiao-hsien si dimostrano interessati al recupero di quella potenzialit espressiva che fu capace di dare vita a un linguaggio universale nelle maggiori opere degli anni '20. Michel Marie ripercorre il periodo del muto attraverso le teorie degli studiosi pi importanti - Ricciotto Canudo, Rudolf Arnheim, Boris Ejchenbaum - alla ricerca degli elementi che hanno costituito la forza e l'originalit di questo linguaggio delle origini. Quindi analizza la funzione delle didascalie e il loro rapporto con le immagini, offre un sintetico quadro storico, e infine discute il ruolo delle grandi scuole cinematografiche attraverso l'analisi di alcune opere chiave (Nascita di una nazione, II gabinetto del dottor Caligari, L'ultima risata, La corazzata Potmkin...}. La seconda parte del libro riservata a utili approfondimenti: documenti, analisi di sequenze e di inquadrature, e sintetiche biografie dei divi dell'epoca.

di Marie, Michel - 2008-01-01

Edizioni Lindau

ISBN 9788871807171