L'immigrazione nell'antica Roma

€10,00

Valditara, Giuseppe


Roma antica alle origini dell'Occidente, ma che cosa spiega il successo di una civilt millenaria? Innanzitutto la consapevolezza di essere una civilt. Roma era in primo luogo un'idea. Fondamentale era l'orgoglio di condividere quell'idea, di far parte di quella comunit. Roma nasce dalla fusione di popoli diversi. L'unit nella diversit il sintagma che riassume al meglio questa condizione. Roma integra tutti e non conosce discriminazioni di razza n, almeno fino all'impero, di religione. Non era possibile tuttavia la doppia cittadinanza: o si stava da una parte dall'altra. L'identit romana molto chiara e molto forte. Le espulsioni, a partire dal III secolo a.C, frequenti. migranti se non sono utili alle necessit dell'impero o se rischiano di turbare equilibri sociali o economici vengono respinti cacciati. La cittadinanza si revoca a chi non la merita. L'interesse della res publicae il principio cardine della politica romana in tema di immigrazione e di cittadinanza. Dice bene Elio Aristide: i romani sono l'unico fra popoli antichi ad avere una concezione aperta di cittadinanza, ma la cittadinanza stata concessa solo a chi se la meritata. Aurelio Vittore, africano, ma orgogliosamente romano, conclude: la crisi di Roma colpa di quegli imperatori che hanno lasciato entrare chiunque, persone per bene e delinquenti, civilizzati e barbari, favorendo la decadenza e consentendo ai barbari di governarci.

L'immigrazione nell'antica Roma

di Valditara, Giuseppe - 2015-04-01

Edizioni Rubbettino

ISBN 9788849844443