Aubere. Testo francese a fronte

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Se il fabliau un genere possibilista e senza una morale fissa, che predilige la beffa e il rischio, che premia la prontezza di spirito e l'ingegno, si pu dire che Aubere (scritto nel Nord della Francia all'inizio del XIII sec., forse da Jean Renart) realizzi in modo perfetto, con leggerezza e ironia, tutti questi tratti. Con una capacit di manipolare gli altri che sfiora spesso il diabolico, la vecchia Aubere domina dall'inizio alla fine tutta l'azone: sottrae la giovane moglie, facendola apparire infedele, al marito geloso, la fa incontrare con l'amante, la riconcilia con il marito, evitando un finale violento e preparando apertamente la possibilit di nuovi incontri amorosi. Al centro del suo imbrogliato e nitidissimo intrigo c' il farsetto del giovane amante, portato, dimenticato, ritrovato in un letto dove non avrebbe dovuto essere... Aubere si inserisce in una grande dinastia di mezzane - Trotaconventos, Celestina, la Vecchia nel Roman de la rose... - e come loro abilissima, temuta, autorevole. Inafferrabile e ambigua. Opera per conto dell'uomo, e per denaro, ma della donna, quando oggetto e possesso dell'uomo, sotterranea e istintiva adiuvante. cos che appare subito sulla scena: La vecchia si chiamava Aubere; / non si potrebbe mai tenere chiusa una donna / senza che lei non riuscisse a tirarla fuori.

Aubere. Testo francese a fronte

di - 1998-10-06

Edizioni Carocci

ISBN 9788879841566