Pianto sulla distruzione di Rjazan'. Testo russo a fronte
Anonimo
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Linvasione dellOrda doro degli eredi di Gengis Khan, che ruggendo e gloriandosi prendono e saccheggiano Rjazan nel 1237, Kiev nel 1240, imponendo il giogo tartaro, vissuta dalla Rus come una catastrofe, ma anche come segno divino che invita a ritrovare le origini cristiane. Ne prezioso documento il Pianto sulla distruzione di Rjazan che, allontanandosi dai temi e dallo spirito dei cantari antichi, come il Cantare di Igor, apre un nuovo filone epico-religioso, dominato dalla lotta tra il Bene e il Male, da un acre senso della colpa e dellespiazione - E scorreva / come un fiume impetuoso / il sangue cristiano / in ragione dei nostri peccati - attraversato da un pathos sublime e lamentoso: Giacquero sulla terra nuda / sullerba della steppa / periron per la neve e il gelo / da nessuno accuditi / i loro corpi divorati dalle fiere / fatti a brani da uninfinit di uccelli. /Tutti giacquero infatti / e perirono insieme /e bevvero / la stessa coppa della morte. Nellossessiva e immaginosa trama figurale del Pianto questa coppa, tremenda e salvifica insieme, si identifica ormai con il calice della Passione.
Pianto sulla distruzione di Rjazan'. Testo russo a frontedi Anonimo - 1998-10-06
Edizioni Carocci
ISBN 9788879841399

