Giuseppe Sebregondi (podestà di Milano dal 1856 al 1859) in undici lettere di Stendhal
Autore: Ippoliti, Angelo
Data di Pubblicazione: 01 gennaio 2019
Numero di pagine: 96
Lingua: ita
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Descrizione
Nobile comasco, Giuseppe Maria Sebregondi, [...] fu un preparato funzionario asburgico, prefetto di Mantova, prestato a Roma per quattro anni con l'incarico di riordinarne leggi ed uffici; un vero tecnico che, grazie alle sue capacità professionali eminenti, si guadagnerà la riconoscenza del Santo Padre, Gregorio XVI, ed il titolo di conte. Il primo (di due dispacci diplomatici della legazione sarda a Roma, indirizzati al ministro degli esteri di Torino), descrivendo la malconcia macchina burocratica pontificia, annota in data 28 ottobre 1834: "Aggiungasi che molti sono gli impiegati ignoranti e infedeli, pochi gli onesti. Né valsero mai rimedi deboli o intempestivi. Un valent'uomo lombardo, il cav. Sebregondi, propose di comporre a miglior ordine le parti amministrative; ma certo è che si tocca solamente la corteccia...". Il secondo dispaccio, datato 9 novembre 1835, così si esprime: "Il cav. Sebregondi appena giunto, ha ripreso manifestamente la sua ispezione generale ai diversi rami di amministrazione, sempre in virtù dell'antica confidenza e favore illimitato di cui gode presso il S. Padre".
Giuseppe Sebregondi (podestà di Milano dal 1856 al 1859) in undici lettere di Stendhal
di Ippoliti, Angelo - 20190101
Edizioni New Press
ISBN 9788895383170